‘L maniero dell’animo

di Martino Cazzaniga 4°O


Forse ne esco, forse riesco,
ormai decrepito s’è fatto ‘l maniero
per cui io persi ‘l sentiero;
fu strano, angusto, canuto
in ogni angolo io ci fui caduto.
Specchi rotti, animi corrotti
sopportano, reggono, narrano,
dei ricordi sbiaditi amarono;
vagano per ‘l maniero
di loro rimane ‘n volto serio.
Errano morte

sempre più ne arrivan dalle porte.
Nulla reggono, nulla sostengono
i ricordi son svaniti
i volti si son aggrottiti
nulla più è rimasto
del ricordo di questo catasto.
Questo maniero non è ‘n cimitero,
‘l corpo di molti è vivo
‘l loro animo non è attivo;
possibile è l’uscita,
basta scrivere a matita
la propria e unica vita.